Abbinamento olio-cibo: come scegliere l’olio migliore per esaltare i sapori
Per esaltare le pietanze che portiamo in tavola è importante abbinarli nel modo giusto. Ma come dare vita a un perfetto abbinamento olio cibo?
Diversamente dagli altri abbinamenti in cucina, molto spesso l’olio è accostato al cibo in maniera totalmente casuale, senza una vera e propria regola, a discapito del risultato finale.
Esistono in realtà delle vere e proprie tecniche per utilizzare l’olio in cucina e tutte iniziano proprio dalla degustazione dell’olio. Sulla base della degustazione si classifica l’olio in diverse tipologie: fruttato leggero, fruttato medio, fruttato intenso.
In seguito si dovrà effettuare un’analisi di tutte le caratteristiche organolettiche del cibo e scegliere dunque il miglior olio per cucinare (o in alternativa, il miglior olio extravergine di oliva da utilizzare a crudo).
Olio in cucina: usi e abbinamenti olio-cibo per preparare piatti gustosi
L’abbinamento si dirà riuscito quando olio e cibo saranno in perfetta armonia, esaltandosi a vicenda.
Per esempio, un olio leggermente fruttato come il Faresse sarà ottimo per insalate fresche, pesce bollito, pasticceria, verdure bollite, minestrone di verdure. Sarà un olio di oliva che dà supporto alla pietanza e non ne copre i sapori.
Un olio fruttato medio, come Zurlo, blend di Coratina e Ogliarola Barese, con sentori erbacei, sarà adatto per accentuare il gusto di carpacci di carne e pesce, bruschette, crostacei al vapore, carciofi, asparagi e verdure cotte a tendenza dolce.
Al contrario, un olio come il Coppadoro da Cultivar Coratina, dall’aroma intenso e dal gusto forte e deciso (amaro e piccante) è in grado di sconvolgere il complesso di sapori di un piatto, è bene perciò utilizzarlo come olio a crudo, per esempio in abbinamento a insalate composte e ricche, carne, legumi e piatti dalla spiccata personalità.
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